Non parlano ancora e già confessano Cristo - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Natale
Dai « Discorsi » di san Quodvultdeus,     vescovo
   Non parlano ancora e già confessano Cristo

Il grande Re nasce piccolo bambino. I magi     vengono da lontano, guidati dalla stella e giungono a Betlemme, per adorare     colui che giace ancora nel presepio, ma regna in cielo e sulla terra. Quando     i magi annunziano ad Erode che è nato il Re, egli si turba e per non     perdere il regno, cerca di ucciderlo, mentre credendo in lui, sarebbe stato     sicuro in questa vita e avrebbe regnato eternamente nell'altra. Che cosa     temi, o Erode, ora che hai sentito che è nato il Re? Cristo non è venuto     per detronizzarti, ma per vincere il demonio. Tu, questo non lo comprendi,     perciò ti turbi e intristisci; anzi, per togliere di mezzo quel solo che     cerchi, diventi crudele facendo morire tanti bambini. Le madri che piangono     non ti fanno tornare sui tuoi passi, non ti commuove il lamento dei padri     per l'uccisione dei loro figli, non ti arresta il gemito straziante dei     bambini. La paura che ti serra il cuore ti spinge ad uccidere i bambini e mentre     cerchi di  uccidere la Vita stessa, pensi di poter vivere a lungo, se     riuscirai a condurre a termine ciò che brami. Ma egli, fonte della grazia,     piccolo e grande nello stesso tempo, pur giacendo nel presepio, fa tremare     il tuo trono; si serve di te che non conosci i suoi disegni e libera le     anime dalla schiavitù del demonio. Ha accolto i figli dei nemici e li ha     fatti suoi figli adottivi. 1 bambini, senza saperlo, muoiono per Cristo,     mentre i genitori piangono i martiri che muoiono. Cristo rende suoi     testimoni quelli che non parlano ancora. Colui che era venuto per regnare,     regna in questo modo. Il liberatore incomincia già a liberare e il     salvatore concede già la sua salvezza. Ma tu, o Erode, che tutto questo non     sai, ti turbi e incrudelisci e mentre macchini ai danni di questo bambino,     senza saperlo, già gli rendi omaggio. 0 meraviglioso dono della grazia!     Quali meriti hanno avuto questi bambini per vincere in questo modo? Non     parlano ancora e già confessano Cristo! Non sono ancora capaci di     affrontare la lotta, perché non muovono ancora le membra e tuttavia già     portano trionfanti la palma della vittoria.

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