Nella pienezza dei tempi è venuta anche la pienezza della divinità - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Natale
Dai « Discorsi » di san Bernardo, abate
    Nella pienezza dei tempi è venuta anche la     pienezza della divinità
  
Si sono manifestate la bontà e l'umanità     di Dio Salvatore nostro (cfr. Tt 2, 11). Ringraziamo Dio che ci fa godere di     una consolazione così grande in questo nostro pellegrinaggio di esuli, in     questa nostra miseria. Prima che apparisse l'umanità, la bontà era     nascosta: eppure c'era anche prima, perché la misericordia di Dio è     dall'eternità. Ma come si poteva sapere che è così grande? Era promessa,     ma non si faceva sentire, e quindi da molti non era creduta. Molte volte e     in diversi modi il Signore parlava nei profeti (cfr. Eb 1, 1). lo - diceva -     nutro pensieri di pace, non di afflizione (cfr. Ger 29, 1 1). Ma che cosa     rispondeva l'uomo, sentendo l'afflizione e non conoscendo la pace? Fino a     quando dite: Pace, pace, e pace non c'è? Per questo gli annunziatori di     pace piangevano amaramente (cfr. Is 33, 7) dicendo: Signore, chi ha creduto     al nostro annunzio? (cfr. Is 53, 1). Ma ora almeno gli uomini credono dopo     che hanno visto, perché la testimonianza di Dio è diventata pienamente     credibile (cfr. Sal 92, 5). Per non restare nascosto neppure all'occhio     torbido, Egli ha posto nel sole il suo tabernacolo (cfr. Sal 18, 6). Ecco la     pace: non promessa, ma inviata; non differita, ma donata; non profetata, ma     presente. Dio Padre ha inviato sulla terra un sacco, per così dire, pieno     della sua misericordia; un sacco che fu strappato a pezzi durante la     passione perché ne uscisse il prezzo che chiudeva in sé il nostro     riscatto; un sacco certo piccolo, ma pieno, se ci è stato dato un Piccolo (cfr.     Is 9, 5) in cui però «abita corporalmente tutta la pienezza della     divinità » (Col 2, 9). Quando venne la pienezza dei tempi, venne anche la     pienezza della divinità. Venne Dio nella carne per rivelarsi anche agli     uomini che sono di carne, e perché fosse riconosciuta la sua bontà     manifestandosi nell'umanità. Manifestandosi Dio nell'uomo, non può più     esserne nascosta la bontà. Quale prova migliore della sua bontà poteva     dare se non assumendo la mia carne? Proprio la mia, non la carne che Adamo     ebbe prima della colpa. Nulla mostra maggiormente la sua misericordia che     l'aver egli assunto la nostra stessa miseria. Signore, che è quest'uomo     perché ti curi di lui e a lui rivolga la tua attenzione? (cfr. Sal 8, 5; Eb     2, 6).  Da questo sappia l'uorno quanto Dio si curi di lui, e conosca     che cosa pensi e senta nei suoi riguardi. Non domandare, uomo, che cosa     soffri tu, ma che cosa ha sofferto lui. Da quello a cui egli giunse per te,     riconosci quanto tu valga per lui, e capirai la sua bontà attraverso la sua     umanità. Come si è fatto piccolo incarnandosi, così si è mostrato grande     nella bontà; e mi è tanto più caro quanto più per me si è abbassato. Si     sono manifestate - dice l'Apostolo - la bontà e l'umanità di Dio nostro     Salvatore (cfr. Tt 3, 4). Grande certo è la bontà di Dio e certo una     grande prova di bontà egli ha dato congiungendo la divinità con     l'umanità.

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