La presentazione di Gesù al Tempio - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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La presentazione di Gesù al Tempio

Dal Vangelo secondo Luca (2,22.28-30.35b)

Quando venne il tempo della loro purificazione, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore. [..] Simeone lo prese tra le braccia e benedisse Dio: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza. [...] E anche a te, Maria, una spada trafiggerà l'anima".
Il vecchio Simeone, nell'accogliere il piccolo Gesù bambino, proclama la stupenda preghiera del Nunc Dimittis: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace...".
La sua voce è un grido di gioia che esplode dopo la lunga e fiduciosa attesa del Messia, del Salvatore. Le sue parole sono il grido di una pace profonda e di una libertà ritrovata: è il dilagare di un fiume, è la gioia incontenibile di vedere il Salvatore, che rompe gli argini del silenzio e dell'attesa: è la voce di tutta l'umanità, è la nostra voce.
Anche il nostro cuore ha sete e attende la pace profonda; anche il nostro spirito ha sete e desidera la libertà che fa esultare; anche la nostra mente ha sete di luce e desidera "vedere" la salvezza.
Anche noi, dunque, come Simeone, andiamo incontro a Maria, mentre sale la scalinata del Tempio e accogliamo Gesù che ella desidera ardentemente donarci.
Accogliamo Colui che è via, verità e vita (dr Gv 14,6). Perseveriamo nella fede guardando e meditando la fede di Maria. Gesù, dalla cattedra della croce, ci ha affidato a lei e ci ha indicato lei come nostra Madre, come compagna di viaggio nel cammino di fede, come strada sicura per conoscerlo, amarlo e servirlo.
Maria ci condurrà sulla via della pace, ci doneà la verità che rende liberi e ci genererà alla vita che fa gridare di gioia.

Padre nostro

10 Ave Maria

Gloria

Gesù mio...


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Padre Nostro       Ave Maria          Gloria               Gesù mio     

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