L'effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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L'effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli

Dagli Atti degli Apostoli (2,1-4)

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
Maria, durante l'Annunciazione, è protagonista della prima Pentecoste raccontata nel Nuovo Testamento: "Lo Spirito Santo scenderà su di te - dice l'angelo alla Vergine di Nazaret - su te stenderà la sua ombra la potenza dell'altissimo" (Lc 1,35). Quello Spirito Santo concepirà in lei l'Autore della vita, Gesù, vale a dire la Vita stessa. Quello Spirito Santo farà di Maria la prima cristiana, la farà Chiesa, la renderà Tempio vivo della presenza divina. Quale meraviglia!
Ma quale cammino Maria ha compiuto, perché lo Spirito Santo potesse realizzare in lei la più grande, straordinaria e stupenda opera di Dio, l'Incarnazione?
Maria si fa accoglienza piena e fiduciosa. Maria accoglie la soave irruzione di Dio nella sua vita: "Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te" (Lc 1,28). Nonostante il turbamento iniziale, "a queste parole ella rimase turbata" (Lc 1,29), ella continua : ad ascoltare le parole dell'angelo: "Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù" (Lc 1,31). Maria dialoga con Dio, senza dubitare, senza ribellarsi, ma cercando sempre di accoglierlo e compiere la sua volontà. Questo suo atteggiamento ha aperto le porte del suo Cuore alla Pentecoste dell'Annunciazione.
Il dialogo di Maria con l'angelo e, quindi, con Dio è stato una continua preghiera. Sant' Agostino, infatti, ci dice che la preghiera è "conversare con Dio".
Nel Cenacolo, a Gerusalemme, troviamo Maria e gli Apostoli che sono "concordi e assidui nella preghiera" (Atti 1,14), sottolinea san Luca. Torniamo continuamente al Cenacolo. Rendiamo il nostro cuore, la nostra vita un Cenacolo, vale a dire uno "spazio" nel quale, imitando Maria all'Annunciazione, viviamo un continuo dialogo con Dio, fatto di parole, di moti interiori e di atteggiamenti di abbandono alla sua volontà. La nostra vita sarà allora una continua Pentecoste. E lo Spirito Santo ci spingerà ad uscire dalle nostre paure, dalla nostra pigrizia, dai nostri dubbi, dal nostro egoismo e ci renderà testimoni del Cristo risorto.

Padre nostro

10 Ave Maria

Gloria

Gesù mio...


Padre Nostro       Ave Maria          Gloria               Gesù mio     

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