L'assunzione di Maria al Cielo
Dalla Lettera ai Filippesi (3,20-21)
La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Maria è stata il Paradiso in terra. Il suo sguardo, i suoi occhi, i suoi gesti e le sue parole sono stati lembi di cielo e riflessi della luce divina. Guardando Maria noi scopriamo qual è la nostra vera casa: il cielo. Contemplando la sua vita comprendiamo qual è la nostra vera realizzazione: l'amore purissimo che vivono il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nell'unione trinitaria. Imitando l'ancella del Signore scopriamo a cosa è chiamato il nostro cuore, la nostra mente e il nostro corpo: il Paradiso. Il Paradiso è la pienezza e la perfezione dell'amore, della bellezza, della gioia e della libertà.
Un pensatore ha scritto che il cielo è solo per gli angeli. Nulla di più errato! Il cielo è fatto per noi! Maria ci rivela che la bellezza e la luminosità della volta celeste è già dentro di noi. Sta a noi camminare sulle vie della povertà spirituale, insieme a Maria, per diradare tutte le nuvole dell'egoismo, della superbia e dell'autosufficienza che si addensano nel nostro cuore e lasciare così che il Sole dell'amore di Dio e il cielo della sua bontà risplendano in noi. Guardiamo la gioia di Maria nel cantare l'amore di Dio che contempla e ama la sua piccolezza, la sua bassezza e la sua povertà. Tra le note dolcissime di questo incontro d'amore scorgiamo la chiave che apre il nostro cuore al Paradiso che ci rende riflessi di cielo in terra.
Riconosciamo come Maria la nostra povertà spirituale. Riconosciamo che senza Dio, senza il suo Amore non possiamo fare nulla di veramente e pienamente buono. Il nostro cuore sarà allora un cielo limpido, uno spazio abitato dall'amore di Dio, dal Paradiso dunque.
"Imparate da me che sono mite e umile d Cuore" (Mt 11,29), dice il Signore. Se in noi vi sarà il desiderio e la volontà di camminare sui sentieri dell'umiltà, Dio volerà nei nostri cuori e si riposerà nelle nostre anime, perché Dio è umiltà. II nostro sguardo, i nostri occhi, i nostri gesti e le nostre parole saranno allora, sull'esempio d Maria, un raggio di luce con il quale Dio rivelerà all'uomo tutto il suo amore facendogli pregustare ciò per cui è stato creato: l'Amore e cioé il Paradiso.
Un pensatore ha scritto che il cielo è solo per gli angeli. Nulla di più errato! Il cielo è fatto per noi! Maria ci rivela che la bellezza e la luminosità della volta celeste è già dentro di noi. Sta a noi camminare sulle vie della povertà spirituale, insieme a Maria, per diradare tutte le nuvole dell'egoismo, della superbia e dell'autosufficienza che si addensano nel nostro cuore e lasciare così che il Sole dell'amore di Dio e il cielo della sua bontà risplendano in noi. Guardiamo la gioia di Maria nel cantare l'amore di Dio che contempla e ama la sua piccolezza, la sua bassezza e la sua povertà. Tra le note dolcissime di questo incontro d'amore scorgiamo la chiave che apre il nostro cuore al Paradiso che ci rende riflessi di cielo in terra.
Riconosciamo come Maria la nostra povertà spirituale. Riconosciamo che senza Dio, senza il suo Amore non possiamo fare nulla di veramente e pienamente buono. Il nostro cuore sarà allora un cielo limpido, uno spazio abitato dall'amore di Dio, dal Paradiso dunque.
"Imparate da me che sono mite e umile d Cuore" (Mt 11,29), dice il Signore. Se in noi vi sarà il desiderio e la volontà di camminare sui sentieri dell'umiltà, Dio volerà nei nostri cuori e si riposerà nelle nostre anime, perché Dio è umiltà. II nostro sguardo, i nostri occhi, i nostri gesti e le nostre parole saranno allora, sull'esempio d Maria, un raggio di luce con il quale Dio rivelerà all'uomo tutto il suo amore facendogli pregustare ciò per cui è stato creato: l'Amore e cioé il Paradiso.
Padre nostro
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10 Ave Maria |
Gloria |
Gesù mio... |
Padre Nostro Ave Maria Gloria Gesù mio