Il mondo intero è stato salvato - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Pasqua
Dal «Commento sulla lettera ai Romani» di san Cirillo d'Alessandria, vescovo
(Cap. 15, 7; PG 74, 854-855)
Il mondo intero è stato salvato per la clemenza superna estesa a tutti

   In  molti formiamo un solo corpo e siamo membra gli uni degli altri,  stringendoci Cristo nell'unità con il legame della carità, come sta  scritto: «Egli è colui che ha fatto di due un popolo solo, abbattendo il  muro di separazione che era frammezzo, annullando la legge fatta di  prescrizioni e di decreti» (Ef 2, 14). Bisogna dunque che tutti abbiamo  gli stessi sentimenti. Se un membro soffre, tutte le membra ne soffrano e  se un membro viene onorato, tutte le membra gioiscano.
   «Perciò  accoglietevi», dice, «gli uni gli altri, come Cristo accolse voi per la  gloria di Dio» (Rm 15, 7). Ci accoglieremo vicendevolmente se cercheremo  di aver gli stessi sentimenti, sopportando l'uno il peso dell'altro e  conservando «l'unità dello spirito nel vincolo della pace» (Ef 4, 3).  Allo stesso modo Dio ha accolto anche noi in Cristo. Infatti è veritiero  colui che disse: Dio ha tanto amato il mondo da dare per noi il Figlio  suo (cfr. Gv 3, 16).
   Cristo fu sacrificato per la vita di tutti e  tutti siamo stati trasferiti dalla morte alla vita e redenti dalla  morte e dal peccato.
   Cristo si è fatto ministro dei circoncisi  per dimostrare la fedeltà di Dio. Infatti Dio aveva promesso ai  progenitori degli Ebrei che avrebbe benedetto la loro discendenza e  l'avrebbe moltiplicata come le stelle del cielo. Per questo Dio, il  Verbo che crea e conserva ogni cosa creata e dà a tutti la sua salvezza  divina, si fece uomo e apparve visibilmente come tale. Venne in questo  mondo nella carne non per farsi servire, ma piuttosto, come dice egli  stesso, per servire e dare la sua vita a redenzione di tutti.
   Asserì  con forza di essere venuto appositamente per adempire le promesse fatte  a Israele. Disse infatti: «Non sono stato inviato che alle pecore  perdute della casa di Israele» (Mt 15, 24). Con tutta verità Paolo dice  che Cristo fu ministro dei circoncisi per ratificare le promesse fatte  ai padri. L'Unigenito fu sacrificato da Dio Padre perché i pagani  ottenessero misericordia e lo glorificassero come creatore e pastore di  tutti, salvatore e redentore. La clemenza superna fu dunque estesa a  tutti anche ai pagani e così il mistero della sapienza in Cristo non  fallì il suo scopo di bontà. Al posto di coloro che erano decaduti, fu  salvato, per la misericordia di Dio, il mondo intero!

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