Gesù perdona la donna adultera e chi ha molto peccato
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 8,1-9)
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 7,36-50)
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di' pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
È sempre meglio, anche per noi, cadere nelle mani di Dio che in quelle degli uomini. Perché gli uomini hanno già le pietre in mano per toglierci di mezzo. Così volevano continuare a fare con quella donna che avevano scoperto in flagrante adulterio e che avevano condotto davanti a Gesù, per accusarla e condannarla a morte. Ma per quella donna, come per la pubblica peccatrice che aveva molto peccato e che tutti disprezzavano, egli invece, aveva soltanto molto amore, molta compassione, tanta misericordia e solo perdono. Chi potrebbe condannare è solo Dio, che è giusto, mentre nessun uomo può condannare perché è peccatore come gli altri e come tutti. E invece Dio non condanna, mentre gli uomini peccatori, sono sempre disposti a farlo con tanta leggerezza e accanimento.
Per nostra fortuna restiamo sempre e solo di fronte alla sua misericordia, con la quale egli ci offre un immeritato supplemento di fiducia e di incoraggiamento, per andare in pace e non peccare più. Che conquista se questo profumo della misericordia, ben più prezioso del nardo che la donna rompendo il vasetto sparse per tutta la casa, potesse riempire la Chiesa e il cuore di ogni credente in Cristo. È il vangelo della misericordia, di cui tutti abbiamo bisogno e che poi con tanta difficoltà siamo disposti a dare. Ma forse è su questo versante che si gioca la scommessa della nostra credibilità quando ci presentia-mo agli altri e al mondo. Con la misericordia questa scommessa sicuramente si vince, ma in assenza, è una sconfitta senza appello. La partita contro il nostro peccato Dio non la vince con la severità e la legge, ma con l'amore e il perdono. Non imputando a noi le nostre colpe, che abbiamo commesso e che ci condannerebbero.
Per nostra fortuna restiamo sempre e solo di fronte alla sua misericordia, con la quale egli ci offre un immeritato supplemento di fiducia e di incoraggiamento, per andare in pace e non peccare più. Che conquista se questo profumo della misericordia, ben più prezioso del nardo che la donna rompendo il vasetto sparse per tutta la casa, potesse riempire la Chiesa e il cuore di ogni credente in Cristo. È il vangelo della misericordia, di cui tutti abbiamo bisogno e che poi con tanta difficoltà siamo disposti a dare. Ma forse è su questo versante che si gioca la scommessa della nostra credibilità quando ci presentia-mo agli altri e al mondo. Con la misericordia questa scommessa sicuramente si vince, ma in assenza, è una sconfitta senza appello. La partita contro il nostro peccato Dio non la vince con la severità e la legge, ma con l'amore e il perdono. Non imputando a noi le nostre colpe, che abbiamo commesso e che ci condannerebbero.
Padre nostro
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10 Ave Maria |
Gloria |
Gesù mio... |
Padre Nostro Ave Maria Gloria Gesù mio