Gesù ammira la fede che il centurione ha sulla sua Parola
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 8,1-11)
Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò». Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di' soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: «Va'!», ed egli va; e a un altro: «Vieni!», ed egli viene; e al mio servo: «Fa' questo!», ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli.
A volte ci rivolgiamo a Dio per un nostro bisogno o per quello di una persona che amiamo. Ma questo centurione si rivolge a Gesù per un suo servo. Si scomoda per un estraneo. E mette ín campo una fede colta, raffinata, argomentata. Non chiede a Gesù di venire nella sua casa, o di venire a toccare il suo servo. Non si ritiene degno di tutto questo, gli chiede il dono di una parola o forse il dono della Parola. Ha fede in Dio, perché ha fede nella sua Parola. Ha fede che pure una sola delle sue parole gli può guarire il servo.
Con questo si guadagna l'ammirazione di Gesù che neppure nel suo popolo ha trovato una fede così autentica. Gesù si dispensa dall'andare nella casa del centurione, perché quel centurione crede veramente che a Dío tutto è possibile. Per questo se ne ritorna convinto che Gesù ha già operato la guarigione. E così avviene, secondo la sua fede. Al ritorno trova il suo servo del tutto ristabilito. Nella fede in Dio si colma la distanza che per noi corre tra il dire e il fare, perché tutto ciò che vuole, il Signore lo compie con la sua Parola. Se la fede viene dall'ascolto della Parola, dalla Parola viene la guarigione del cuore e del corpo. Ma solo quando la fede nella Parola è veramente grande. Solo quando la fiducia nel Signore è sconfinata e supera anche la paura della morte. Come se Dio fa per noi quello che noi veramente crediamo: "Va', e sia fatto secondo la tua fede" (Mt 8,13).
Con questo si guadagna l'ammirazione di Gesù che neppure nel suo popolo ha trovato una fede così autentica. Gesù si dispensa dall'andare nella casa del centurione, perché quel centurione crede veramente che a Dío tutto è possibile. Per questo se ne ritorna convinto che Gesù ha già operato la guarigione. E così avviene, secondo la sua fede. Al ritorno trova il suo servo del tutto ristabilito. Nella fede in Dio si colma la distanza che per noi corre tra il dire e il fare, perché tutto ciò che vuole, il Signore lo compie con la sua Parola. Se la fede viene dall'ascolto della Parola, dalla Parola viene la guarigione del cuore e del corpo. Ma solo quando la fede nella Parola è veramente grande. Solo quando la fiducia nel Signore è sconfinata e supera anche la paura della morte. Come se Dio fa per noi quello che noi veramente crediamo: "Va', e sia fatto secondo la tua fede" (Mt 8,13).
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