La preghiera è luce per l'anima - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Quaresima
Dalle « Omelie » di san Giovanni Crisostomo, vescovo
La preghiera è luce per l'anima

La preghiera, o dialogo con Dio, è un bene sommo. P-,.infatti, una comunione intima con Dio. Come gli occhi del corpo vedendo la luce ne sono rischiarati, così anche l'anima che è tesa verso Dio viene illuminata dalla luce ineffabile della preghiera. Deve essere, però, una preghiera non fatta per abitudine, ma che proceda dal cuore. Non deve essere circoscritta a determinati tempi od ore, ma fiorire continuamente, notte e giorno.    Non bisogna infatti innalzare il nostro animo a Dio    solamente quando attendiamo con tutto lo spirito alla preghiera. Occorre    che, anche quando siamo occupati in altre faccende, sia nella cura verso i    poveri, sia nelle altre attività, impreziosire magari dalla generosità    verso il prossimo, abbiamo il desiderio e il ricordo di Dio, perché,    insaporito dall'amore divino, come da sale, tutto diventi cibo gustosissimo    al Signore dell'universo. Possiamo godere continuamente di questo vantaggio,    anzi per tutta la vita, se a questo tipo di preghiera dedichiamo il più    possibile del nostro tempo. La preghiera è luce dell'anima, vera conoscenza    di Dio, mediatrice tra Dio e l'uomo. L'anima, elevata per mezzo suo in alto    fino al cielo, abbraccia il Signore con amplessi ineffabili. Come il    bambino, che piangendo grida alla madre, l'anima cerca ardentemente il latte    divino, brama che i propri desideri vengano esauditi e riceve doni superiori    ad ogni essere visibile. La preghiera funge da augusta messaggera dinanzi a    Dio, e nel medesimo tempo rende felice l'anima perché appaga le sue    aspirazioni. Parlo, però, della preghiera autentica e non delle sole    parole. Essa è un desiderare Dio, un amore ineffabile che non proviene    dagli uomini, ma è prodotto dalla grazia divina. Di essa l'apostolo dice:    Non sappiamo pregare come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per    noi con gemiti inesprimibili (cfr. Rm 8, 26b). Se il Signore dà a qualcuno    tale modo di pregare, è una ricchezza da valorizzare, è un cibo celeste    che sazia l'anima; chi l'ha gustato si accende di desiderio celeste per il    Signore, come di un fuoco ardentissimo che infiamma la sua anima. Abbellisci    la tua casa di modestia e umiltà mediante la pratica della preghiera. Rendi    splendida la tua abitazione con la luce della giustizia; orna le sue pareti    con le opere buone come di una patina di oro puro e al posto dei muri e    delle pietre preziose colloca la fede e la soprannaturale magnanimità,    ponendo sopra ogni cosa, in alto sul fastigio, la preghiera a decoro di    tutto il complesso. Così prepari per il Signore una degna dimora, così lo    accogli in splendida reggia. Egli ti concederà di trasformare la tua anima    in tempio della sua presenza.

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