In Cristo siamo stati tentati e in lui abbiamo vinto il diavolo - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Quaresima
 Dal "Commento sui salmi" di sant'Agostino, vescovo
In Cristo siamo stati tentati e in lui abbiamo vinto il diavolo

"Ascolta, o Dio, il mio grido, sii attento alla mia preghiera" (Sal 60, 1). Chi è colui che parla? Sembrerebbe una persona sola. Ma osserva bene se si tratta davvero di una persona sola. Dice infatti: "Dai confini della terra io t'invoco; mentre il mio cuore è angosciato" (Sal 60, 2). Dunque non si tratta di un solo individuo: ma, in tanto sembra uno, in quanto uno solo è Cristo, di cui noi tutti siamo membra. Una persona sola, infatti, come potrebbe gridare dai confini della terra? Dai confini della terra non grida se non quella eredità, di cui fu detto al Figlio stesso: "Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra (Sal 2, 8). Dunque, è questo possesso di Cristo, quest'eredità di Cristo, questo corpo di Cristo, quest'unica Chiesa di Cristo, quest'unità, che noi tutti formiamo e siamo, che grida dai confini della terra.        E che cosa grida? Quanto ho detto sopra: "Ascolta, o Dio, il mio grido,     sii attento alla mia preghiera; dai confini della terra io t'invoco".     Cioè, quanto ho gridato a te, l'ho gridato dai confini della terra: ossia     da ogni luogo.             Ma, perchè ho gridato questo? Perchè il mio cuore è in     angoscia. Mostra di trovarsi fra tutte le genti, su tutta la terra non in     grande gloria, ma in mezzo a grandi prove. Infatti la nostra vita in questo     pellegrinaggio non può essere esente da prove e il nostro progresso si     compie attraverso la tentazione. Nessuno può conoscere se stesso, se non è tentato, nè può essere coronato senza aver vinto, nè può vincere senza     combattere; ma il combattimento suppone un nemico, una prova. Pertanto si     trova in angoscia colui che grida dai confini della terra, ma tuttavia non     viene abbandonato. Poichè il Signore volle prefigurare noi, che siamo il     suo corpo mistico, nelle vicende del suo corpo reale, nel quale egli mori,     risuscitò e salì al cielo. In tal modo anche le membra possono sperare di     giungere là dove il Capo le ha precedute. Dunque egli ci ha come     trasfigurati in sè, quando volle essere tentato da Satana. Leggevamo ora     nel vangelo che il Signore Gesù era tentato dal diavolo nel deserto.     Precisamente Cristo fu tentato dal diavolo, ma in Cristo eri tentato anche     tu. Perchè Cristo prese da te la sua carne, ma da sè la tua salvezza, da     te la morte, da sè la tua vita, da te l'umiliazione, da sè la tua gloria,     dunque prese da te la sua tentazione, da sè la tua vittoria. Se siamo stati     tentati in lui, sarà proprio in lui che vinceremo il diavolo. Tu fermi la     tua attenzione al fatto che Cristo fu tentato; perchè non consideri che     egli ha anche vinto? Fosti tu ad essere tentato in lui, ma riconosci anche     che in lui tu sei vincitore. Egli avrebbe potuto tener lontano da sè il     diavolo; ma, se non si fosse lasciato tentare, non ti avrebbe insegnato a     vincere, quando sei tentato.

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