Quando i filosofi furono partiti, osservai a Critone come fosse inspiegabile che uomini così facili a confutare fossero così difficili a convincere. Questo, disse Critone, è spiegato da Aristotele, il quale ci dice che gli argomenti non hanno effetto su tutti gli uomini, ma soltanto su quelli le cui menti sono preparate per educazione e abitudine, come la terra è preparata per il seme. Per quanto chiara rendiate una cosa, ci sono grosse probabilità che un uomo, le cui abitudini e inclinazioni spirituali sono contrarie, non possa comprenderla. È una cosa così debole la ragione quando compete con l'inclinazione!
(G. BERKELEY, Alcifrone, dial. VII, n. 26, Zanichelli, Bologna 1963, p. 403).