Abbiamo conosciuto l'economia della nostra salvezza non da altri che da coloro che ci recarono il Vangelo, che essi dapprima predicarono e poi per volontà di Dio trasmisero nelle Scritture perché fosse per noi « fondamento e colonna » (1 Tm 3,15) della nostra fede. ... Tutti e ciascuno di loro avevano lo stesso Vangelo di Dio. Matteo, che stava tra gli Ebrei, pubblicò il Vangelo in ebraico, mentre Pietro e Paolo evangelizzavano Roma e vi fondavano la Chiesa. Dopo la loro scomparsa, Marco, discepolo ed interprete di Pietro, pose in scritto ciò che Pietro aveva insegnato. Luca, compagno di Paolo, redasse a sua volta il Vangelo da questi predicato. Più tardi Giovanni, discepolo del Signore, che posò il capo sul petto di lui, pubblicò il suo Vangelo al tempo che dimorava ad Efeso in Asia.
(Ireneo, Contro le eresie, lib. III, c. 1, n. 1; PG 7, 845-846).