Egli offrì se stesso per noi - Il Mondo di Aquila e Priscilla

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LETTURE PATRISTICHE - Tempo di Quaresima
Dal trattato «Sulla fede: a Pietro» di     san Fulgenzio di Ruspe, vescovo.
    
Egli offrì se stesso per noi
    
Nei sacrifici delle vittime materiali, che la stessa     santissima Trinità, solo vero Dio del Nuovo e Vecchio Testamento, comandava     venissero offerti dai nostri padri, veniva prefigurato il graditissimo dono     di quel sacrificio con cui l'unico Figlio di Dio avrebbe offerto     misericordiosamente se stesso per noi. Egli, infatti, secondo l'insegnamento     dell'Apostolo «ha dato se stesso per noi offrendosi a Dio in sacrificio di     soave odore » (Ef 5, 2). Egli è vero Dio e vero pontefice, che è entrato     per noi nel santuario non con il sangue di tori e di capri ma con il suo     sangue. E questo stava a significare allora quel pontefice che ogni anno     entrava nel Santo dei santi con il sangue delle vittime. Questi è dunque     colui che in sé solo offrì tutto quello che sapeva essere necessario per     il compimento della nostra redenzione, egli che è al tempo stesso     sacerdote, sacrificio, Dio e tempio: sacerdote, per mezzo del quale siamo     riconciliati, sacrificio che ci riconcilia, Dio a cui siamo riconciliati,     tempio in cui siamo riconciliati. Tuttavia come sacerdote, sacrificio e     tempio era uomo e solo, perché Dio operava queste cose in quanto uomo.     Invece come Dio non era una Persona sola perché il Verbo realizzava le     medesime cose con il Padre e lo Spirito Santo. Credi dunque con fede     saldissima e non dubitare affatto che lo stesso Unigenito Dio, Verbo fatto     uomo, si è offerto per noi in sacrificio e vittima a Dio in odore di     soavità; a lui, insieme al Padre e allo Spirito Santo, al tempo dell'Antico     Testamento venivano sacrificati animali dai patriarchi, dai profeti e dai     sacerdoti; e a lui, ora, cioè al tempo del, Nuovo Testamento, con il Padre     e lo Spirito Santo con i quali è un solo Dio, la santa Chiesa cattolica non     cessa di offrire in ogni parte della terra il sacrificio del pane e del vino     nella fede e nell'amore. Nelle antiche vittime materiali venivano     significati e la carne di Cristo che egli, senza peccato, avrebbe offerto     per i nostri peccati, e il suo sangue che avrebbe versato in remissione dei     nostri peccati. In questo sacrificio poi c'è il ringraziamento e il     memoriale della carne di Cristo, offerta per noi, e del sangue che lo stesso     Dio sparse per noi. Di questo sangue san Paolo dice negli Atti degli     Apostoli: "Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al     quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio,     che egli si è acquistato con il suo sangue » (At 20, 28). In quei     sacrifici si rappresentava con figure ciò che sarebbe stato donato a noi.     In questo sacrificio invece si mostra all'evidenza ciò che ci è stato già     donato. In quei sacrifici veniva preannunziato il Figlio di Dio che doveva     essere ucciso per gli empi, in questo lo si annunzia già ucciso per gli     empi, secondo quanto attesta l'apostolo: « Mentre noi eravamo ancora     peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito » (Rm 5, 6) e «     quand'eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte     del Figlio suo » (Rm 5, 10).
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